Un nome antipatico, un batterio anche di più.
La gonorrea, solo a pronunciarla crea un certo disagio. Figuriamoci a contrarla.
In breve è una malattia infettiva a trasmissione sessuale, causata da un batterio, il gonococco (Neisseria Gonorrheae), che ha particolare affinità con le mucose del tratto genitale, sia maschile che femminile.
Chi è più a rischio?🤔
Negli ultimi anni il numero di casi di questa malattia è aumentato, in particolare nella popolazione omosessuale maschile. La gonorrea maschile, infatti, è più diffusa perché l'uomo ha un rischio maggiore di contrarre la malattia rispetto alla donna, specie per i giovani al di sotto dei 25 anni.
E come la riconosciamo?🧐
Nell'uomo la diagnosi è facile perché la sintomatologia è nella maggior parte dei casi acuta ed avviene dopo 5 cinque giorni dal rapporto con un partner infetto. Si tratta del cosiddetto "scolo" uretrale, una perdita di materiale muco-purulenta che fuoriesce dal pene, spesso associata a fastidio a urinare.
Diversamente, la gonorrea femminile potrebbe avere un decorso del tutto privo di sintomi, ma lasciare segni sul lungo periodo quando ad esempio si cerca una gravidanza e non si riesce a rimanere incinta perché le tube si sono chiuse. Il batterio gonococco, infatti, risale le vie genitali, fino alle tube e alla cavità addominale, causando infiammazioni (salpingiti, peritoniti o ascessi pelvici) che possono anche diventare croniche.
Qualora si manifestano i sintomi della gonorrea, anche nella donna sono presenti secrezioni muco-purulente caratteristiche che si raccolgono in vagina, a provenienza dal collo uterino, talvolta associate a febbre e a malessere generale.
Come per tutte le malattie sessualmente trasmissibili, è facile che la gonorrea non si manifesti da sola, ma si associ ad altre malattie, come la Clamydia, soprattutto se si hanno rapporti con partner multipli.
Le conseguenze? 🙄
Le conseguenze della gonorrea sono la riduzione della fertilità fino alla sterilità vera e propria ed un maggior rischio di aborto o di gravidanza extrauterina. Un'altra possibile conseguenza è la comparsa di un dolore pelvico cronico, che può diventare un problema invalidante.
Parola d’ordine: prevenzione.🤜🏻
La cosa più semplice da fare è sicuramente cercare di evitare di contrarla, cioè avere rapporti protetti, specie se occasionali. In questo caso utilizzare il preservativo è una scelta cruciale. In presenza di perdite vaginali atipiche, o di perdite uretrali riferite dal partner, è sempre meglio sottoporsi a visita ginecologica (o urologica per lui), per fare una diagnosi precoce, trattare l'infezione e prevenire ulteriori contagi.
Ma come si cura? 🧑🏻⚕️
In presenza di sintomi e se la diagnosi viene fatta tempestivamente, la gonorrea si cura a casa con un antibiotico e la profilassi va sempre estesa al partner, anche se asintomatico.
Nei casi più gravi invece, ad esempio quando il batterio della gonorrea ha colpito tutta l’area pelvica, è necessario il ricovero in ospedale, dove una combinazione efficace di antibiotici sarà effettuata per più giorni per via endovenosa.